ESAME DELLE CORDE VOCALI
L’abbassamento di voce o qualsiasi altra alterazione vocale prende il nome di disfonia. Diverse possono essere le cause che provocano tale disturbo, dal semplice abuso vocale o mal uso della voce (che colpisce soprattutto i professionisti che per lavoro usano la voce come ad esempio cantanti o insegnanti) agli agenti irritanti quali il fumo di sigaretta, l’alcol, il reflusso gastro esofageo. I danni più frequenti sono la formazione di noduli, oppure la presenza di polipi delle corde vocali o l’ispessimento patologico delle stesse. Per poter fare queste diagnosi il medico deve vedere le corde vocali mediante il fibroscopio. Per fare la laringoscopia si utilizza uno strumentario a fibre ottiche. È un esame indolore, ripetibile.
FIBROENDOSCOPIA NASALE E LARINGEA
La fibroendoscopia laringea e la fibroendoscopia nasale sono esami clinici finalizzati all’osservazione della laringe e delle cavità interne del naso. Altri sinonimi sono laringofibroscopia e rinofibroscopia o nasofibroscopia o videorinoscopia. Non sempre la rinoscopia e la laringoscopia descritte nella visita otorinolaringoiatrica permettono di inquadrare perfettamente il paziente. In questi soggetti e nei pazienti in cui si vuole raccogliere una documentazione fotografica si utilizzano particolari strumenti a fibre ottiche: fibroscopio flessibile oppure fibroscopio rigido. Tramite la fibroscopia nasale (rinofibroscopia) si possono osservare le cavità nasali e tramite la fibroscopia laringea il laringe, utilizzando sistemi di ingrandimento ed una videocamera per la registrazione dell’immagine. Per la sola visione la videocamera non è necessaria, in quanto il medico guarda direttamente dall’oculare. La fibroendocopia sia laringea che nasale sono esami complementari di una visita otorinolaringoiatrica. I vantaggi che si possono ottenere con queste tecniche sono parecchi. Con la laringofibroscopia è possibile avere un’ottima visione delle corde anche nei casi di ipertrofia delle tonsille linguali. La rinofibroscopia è una tecnica analoga. In questo caso è preferibile l’utilizzo di ottiche rigide. Questi strumenti a fibre ottiche consentono una visione diritta (zero gradi) oppure una visione angolata. L’utilizzo di uno o più strumenti consente una visione di tutto il naso, fino alla sua parte più profonda: il rinofaringe. Ovviamente la visione delle fosse nasali è condizionata dalle deviazioni settali, da ipertrofie turbinali e da malattie espansive come la poliposi nasale. Col rinofibroscopio è possibile uno studio accurato del palato molle.
ESAME AUDIOMETRICO E AUDIOLOGIA - BILANCIO AUDIOLOGICO
Le prove audiometriche (o esame dell’udito) sono numerose e sono fondamentali per lo studio delle malattie otologiche e di molte malattie dei labirinti. Raramente consentono di arrivare ad una diagnosi, ma sono essenziali per arrivare ad una diagnosi di sede, cioè per comprendere in quale parte dell’orecchio è presente la malattia. L’udito è un organo di senso fondamentale nella vita di relazione. E’ molto importante misurare la capacità uditiva attraverso l’esame audiometrico e fare altre valutazioni integrative, in particolare l’impedenzometria e i potenziali evocati uditivi. Questa serie di esami viene anche chiamata bilancio audiometrico. Attraverso le prove audiologiche si esegue una diagnosi di sede, cioè si localizza la parte dell’orecchio ammalata. Dopo si devono interpretare queste informazioni per giungere ad una vera diagnosi di malattia. Una valutazione audiologica deve essere sempre unita ad una visita otorinolaringoiatrica per poter giungere ad una diagnosi definitiva. Un altro esame importante è l’impedenzometria, che studia due aspetti fondamentali: la cedevolezza della membrana timpanica (timpanogramma) e la ricerca dei riflessi stapediali.
IMPEDENZOMETRIA - TIMPANOGRAMMA - RIFLESSI STAPEDIALI
La valutazione impedenzometrica serve per studiare la funzione uditiva in modo oggettivo. E’ questa una materia strettamente specialistica di competenza degli otorinolaringoiatri. Essendo una metodica oggettiva consente una valutazione dell’apparato uditivo senza la necessità di avere le risposte del paziente. Nell’ambito della valutazione impedenzometrica si riconoscono alcune tecniche specifiche: le più utilizzate sono il timpanogramma e la ricerca dei riflessi stapediali.
Che cosa studia l’impedenzometria? Con questo esame si valuta l’elasticità della membrana timpanica e degli ossicini (sistema timpano-ossiculare). Si valuta la contrazione del muscolo stapedio in risposta a suoni intensi. La funzione della tuba di Eustachio.
Che tipo di esame è l’impedenzometria? È un esame oggettivo, indolore, facilmente ripetibile, molto semplice nella sua esecuzione. Può essere eseguito anche nei bambini molto piccoli, è sufficienti che stiano fermi per alcuni secondi.
Come si svolge l’esame impedenzometrico? Il primo atto medico è una otoscopia. Il medico specialista dovrà verificare se il condotto uditivo è pervio e non ci dovranno essere ostacoli come il cerume. Se fosse presente un tappo di cerume questo dovrà essere rimosso. Dopo si applica una sonda che termina con un tappino di plastica morbida finalizzato a sigillare il condotto uditivo esterno.
Le fasi successive sono eseguite dallo specialista, al paziente viene chiesto solo di stare fermo. La prima procedura è l’esecuzione del timpanogramma. In questo caso nell’apparecchio c’è una pompa che crea una pressione positiva e negativa, valutando così la cedevolezza del sistema membrana timpanica ed ossiccini.
Successivamente, se il timpanogramma è normale, si eseguirà la ricerca dei riflessi stapediali (reflessologia stapediale). L’apparecchio contiene anche un audiometro ed è in grado di emettere suoni intensi. Questi stimolano la contrazione del muscolo stapedio e questo movimento viene registrato dall’impedenzometro.
ESAME VESTIBOLARE O COCLEOVESTIBOLARE
Valutazione vestibolare o esame vestibolare, detto anche esame cocleovestibolare o otovestibolare, è un insieme di manovre semeiologiche rivolte a valutare il senso dell’equilibrio. È noto che l’orecchio non è solo l’organo dell’udito, ma anche l’organo dell’equilibrio. La parte posteriore dell’apparato uditivo si unisce ad un apparato molto complesso, dotato di recettori e di vie nervose proprie, denominato apparato vestibolare. L’apparato vestibolare comprende il labirinto, il sacculo e l’utricolo. Questo apparato, in modo coordinato con altri organi, ci permette di mantenere la posizione eretta e fornisce al cervello molte informazioni sulla nostra posizione nell’ambiente che ci circonda. Attraverso l’esame vestibolare si valuta solo l’equilibrio, mentre con l’esame cocleovestibolare si valutano entrambe le funzioni dell’orecchio: equilibrio e funzione uditiva. L’esame vestibolare viene anche chiamato esame otoneurologico. Le due valutazioni sono molto simili. La prova vestibolare si compone della ricerca del nistagmo spontaneo nelle tre posizioni primarie di sguardo (sguardo al centro, sguardo a destra e a sinistra). Per la ricerca del nistagmo è importante utilizzare gli occhiali di Frenzel. Un’alterazione del sistema vestibolare determina una perdita di equilibrio, cioè un errato rapporto con l’ambiente. Il paziente avverte l’impressione di ruotare, oppure crede che sia l’ambiente a muoversi attorno a lui. Questa situazione relativamente frequente si chiama vertigine. Importante che un esame vestibolare sia eseguito unitamente ad una visita otorinolaringoiatrica e spesso ritengo utile la contemporanea esecuzione di una audiometria o di una più completa valutazione audiologica.
Tutte le prove audiologiche e vestibolari sono prive di rischio per il paziente ed è bene che queste siano eseguite prima di eventuali accertamenti neuroradiologici come la tomografia assiale computerizzata (TAC) e la risonanza magnetica nucleare (RMN).
CHIRURGIA OTORINOLARINGOIATRICA
L’otorinolaringoiatria è principalmente una branca chirurgica e gli interventi effettuabili sul distretto testa-collo sono numerosi. Ci sono molte parti del distretto testa collo (cavo orale e laringe) dove a causa degli spiccati riflessi del paziente non è possibile intervenire in anestesia locale.
Anche se gli interventi sono di breve durata è indispensabile la narcosi (anestesia generale).
Tali interventi si possono eseguire solo in ambito Ospedaliero: parotidectomie, settoplastiche, laringectomie totali e parziali, chirurgia dei seni paranasali (F.E.S.S.), timpanotomie, miringoplastiche, timpanoplastiche, svuotamenti linfonodali del collo, e molti altri.
La chirurgia è anche una tecnica molto efficace per contrastare i tumori maligni. Questa parte prende il nome di chirurgia oncologica.